L’arte dell’accoglienza, la premura di una ricca tavola.
C’è stata un’epoca di viaggi dove un’antica porta si apriva tra le mura di Buonconvento per dare il benvenuto ai viaggiatori che attraversavano la via Francigena, dirigendosi da Roma verso Siena. Si chiamava Porta Romana, o più semplicemente Porta Di Sotto. Nel 1944 la Porta di Sotto fu distrutta dal passaggio della guerra… Oggi, quel simbolo di accoglienza che sembrava ormai perduto, è stato nuovamente celebrato dalla nascita del ristorante La Porta Di Sotto di Stefano Sardone, un luogo in grado di donare al viaggiatore odierno tutto il calore di una cucina ricercata, in perfetta armonia tra il gusto della tradizione e l’estro dell’avanguardia.
I doni del territorio
Amare la propria terra è il primo ingrediente per una cucina di eccellenze. Grazie a un territorio magico, sempre baciato da stagioni generose, la cucina della Porta Di Sotto porta in tavola sapori pregiati e profumi inebrianti, elaborati nel pieno rispetto dei tempi della natura.
La poesia dello Chef Sarzanini
Sono le sapienti mani dello Chef Walter Sarzanini a trasformare prodotti di qualità in ricette uniche e ispirate, dove l’evoluzione dell’arte gastronomica incontra il valore della classica cucina toscana e mediterranea.
Scopri il nostro ristorante.
La Porta Di Sotto
Tra tradizione e modernità
Il ristorante.
Nato nel 2012, negli anni La Porta Di Sotto ha saputo consolidare la sua identità grazie a un forte legame con il territorio e la storia di Buonconvento. Il ristorante, al numero 76 di Via Soccini, dona ai suoi ospiti un’atmosfera confidenziale, nel pieno rispetto del costume toscano, contraddistinta però da uno stile sobrio e moderno, risultato di una acuta attenzione al minimo dettaglio. Durante la bella stagione, grazie ad ulteriori tavoli affacciati su Piazza Matteotti, è possibile godere del piacere di un buon pasto all’aria aperta
Le specialità
Ogni gesto dello Chef Sarzanini nasce per onorare le eccellenze del territorio: dal tartufo bianco di San Giovanni D’Asso, passando per le carni Chianina e Cinta Senese, ai Pici tirati a mano sposati con ragù cotto lentamente. C’è poi il profumo dell’olio toscano, sempre, come vuole la tradizione. Ed ancora quei riguardi nei confronti di un pubblico internazionale con ricette dal sapore multietnico, ma impreziosite dalla qualità nostrana. La natura completa il quadro, regalando al menù tutta la freschezza delle primizie di stagione.
